RICA
Regole Italiane di Catalogazione per Autori
Introduzione
Nate con un forte impianto logico basato sui Principi di Parigi (1961), le RICA sono state pubblicate per la prima volta nel 1979 per dettare norme generali sulla scelta e sulla forma dell’intestazione. Nel 1996 l’Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l’editoria, accogliendo una richiesta dell’ICCU, ha istituito una Commissione per l’aggiornamento delle regole per la compilazione del catalogo alfabetico per autori nelle biblioteche italiane. La Commissione ha iniziato i propri lavori nel gennaio del 1997 con lo scopo di riesaminare il testo delle rica e verificarne, a oltre vent'anni dalla pubblicazione, l’effettiva rispondenza all’evoluzione delle pratiche catalografiche a livello internazionale, al contesto automatizzato nel quale attualmente i bibliotecari sono chiamati ad operare e alle nuove tipologie di materiali sempre più presenti nelle biblioteche.
Lo studio e la diffusione di FRBR ha posto la Commissione, come del resto tutto il mondo bibliotecario, di fronte ad un modello profondamente innovativo, che modifica l’approccio stesso alla catalogazione stessa tanto da valutare la possibilità di assumerlo come base per la revisione del codice. La Commissione ha vissuto momenti importanti e proficui nei seminari pubblici che si sono succeduti a tappe più o meno regolari dal 1998 in poi. A partire dal 2003 sono pubblicate sul sito dell'ICCU le parti che compongono il testo delle nuove regole di catalogazione ed è di febbraio 2008 la stesura della bozza complessiva. Ora è disponibile anche la versione definitiva a stampa.
Cosa sono le RICA
In ciascuna registrazione catalografica, oltre alla descrizione del documento formalizzata secondo l'ISBD, è necessario aggiungere degli elementi che costituiscano una chiave di accesso alla notizia bibliografica.
Con le RICA si costituiscono gli accessi per autori e per titoli.
Per ogni documento sono previsti accessi alla notizia bibliografica per ciascun AUTORE, CURATORE o altra responsabilità, secondo modalità ben precise stabilite dalle RICA: quella per autore è la ricerca a cui l’utente fa maggiormente riferimento.
Autore = accesso formale
Gli accessi alla notizia sono di tipo diverso e per convenzione si dividono in:
FORMALI = ricavati dai contrassegni formali che il libro offre; ad esempio oltre agli autori, sono accessi formali anche editori,i luoghi di edizione, la data…
SEMANTICI = espressione del contenuto del documento: SOGGETTI e CLASSI
Le R.I.C.A si suddividono in due macro sezioni:
1) SCELTA DELL’INTESTAZIONE
2) FORMA DELL’INTESTAZIONE
1. Scelta dell'intestazione
Autori personali
Ha lo scopo d’individuare gli elementi di accesso formali per autori e titoli e di determinare il loro valore in rapporto alla paternità intellettuale della pubblicazione.
In linea di massima si stabilisce che:
- se UNA PERSONA o un ente, è autore dell’opera pubblicata in un libro e il suo nome è presentato come tale sul frontespizio, o se la responsabilità si ricava da altre parti dell’opera, sua la PATERNITA’ INTELLETTUALE, e viene quindi definito AUTORE PRINCIPALE.
- Se gli autori presentati sono 2 o 3, il primo nominato sul frontespizio assume sempre il valore di autore principale, mentre gli altri sono COAUTORI.
- Se invece, sul frontespizio, gli autori sono più di 3, l’opera è trattata come ANONIMA, e l’accesso principale è costituito dal titolo
- Responsabilità diverse da quelle di autore principale (curatore, disegnatore, traduttore…) assumono il valore di AUTORI SECONDARI; per convenzione, cioè, si stabilisce che abbiano meno probabilità di essere cercati.
RIASSUMENDO: un documento può avere tanti accessi quanti sono le persone che hanno collaborato, ma UNO SOLO è l’AUTORE PRINCIPALE.
NB: In realtà il valore di autore principale aveva rilevanza pratica solo in un catalogo cartaceo, adesso, con l’uso dei computers, si possono fornire tanti accessi che conducono alla notizia.
SEBINA: esistono codici preimpostati che vengono usati dal catalogatore per definire la responsabilità dei vari autori
ACCESSI:
Giorgio Montecchi è AUTORE PRINCIPALE e sarà contrassegnato dal codice 1
Fabio Venuda è COAUTORE ed sarà contrassegnato dal codice 2
Autori collettivi
Sono enti, istituzioni, ecc. identificati da una denominazione ben precisa, responsabili di opere che sono ESPRESSIONE DELLA LORO ATTIVITA’ E VOLONTA’; gli enti possono essere:
1 A CARATTERE PERMANENTE formalmente costitutiti e dotati di personalità giuridica
2 A CARATTERE TEMPORANEO formatisi in funzione di avvenimento con durata pari all’avvenimento (mostre, congressi...)
2. Forma dell'intestazione
Propone una normalizzazione del modo nel quale deve essere trascritto il nome dell’autore. E’ necessario che, nell’ambito di una stessa nazione, venga utilizzata sempre la stessa forma del nome (cognome, nome; nome : qualificazione…).
Le RICA prescrivono che gli autori classici, greci e latini e in generale di autori medievali precedenti al XIII/XIV sec., si schedino con il nome in latino, pertanto per catalogare un libro di Cicerone si dovrà creare un accesso per "Cicero, Marcus Tullius"; per catalogare un’opera di Omero si creerà un accesso per "Homerus". Per gli autori moderni, invece, si utilizza la lingua del paese dell’autore e il primo elemento del nome è scelto secondo l’uso dei rispettivi paesi; ad esempio, Beethoven andrà scritto: "Beethoven, Ludwig : van" mentre i nomi dei papi vanno scritti in latino: Giovanni Johannes Paulus <2. ; papa>.
Tipologia dei nomi
In Sebina esistono dei codici per definire le varie tipologie di nomi:
TIPO:
A Nome personale in forma diretta, il cui gruppo principale ai fini dell’ordinamento è costituito da 1 elemento (es.: Francesco d'Assisi)
B Nome personale in forma diretta, il cui gruppo principale ai fini dell’ordinamento è costituito da 2 elementi
C Cognome, Nome
D Doppio cognome, nome
Titolo uniforme
Si tratta di un altro tipo di accesso e costituisce l’unica via per individuare, grazie ad un titolo normalizzato ai fini della catalogazione, un’opera anonima comparsa in varie edizioni con titoli diversi
E’ una specie di titolo di raggruppamento.
Ad esempio: Chanson de Roland è il titolo uniforme delle opere che si presentano sotto i seguenti titoli:
La canzone di Rolando La Chanson de Roland ou de Roncevaux Roncisval
Nuove RICA/REICAT
Dal 2001/2002 la Commissione RICA (ICCU), stabilita la necessità di procedere ad una nuova stesura dei testi e definito l’ impianto complessivo, è passata alla produzione di documenti relativi alle parti in cui sarà articolato il nuovo codice. Anche al fine di assicurare la compatibilità con le scelte e con gli standard internazionali, sono stati fissati alcuni criteri metodologici: adeguamento terminologico; revisione degli esempi e loro ampliamento; maggiore esplicitazione nell’esposizione delle norme, in modo da rendere il testo più preciso e meno aperto a interpretazioni soggettive; indicazioni per i materiali speciali, come la musica e i materiali video; introduzione delle tematiche del controllo di autorità e dei livelli di catalogazione; ampio spazio alle problematiche del trattamento dei titoli e in particolare del titolo uniforme; portabilità agli altri settori dei beni culturali; attenzione all’utente e al suo approccio al catalogo.
55° Congresso dell'AIB
Tenutosi a Firenze nei giorni 29-31 ottobre è stato ampiamente dedicato al tema del controllo bibliografico e dei nuovi strumenti di catalogazione; al link seguente è possibile leggere gli abstracts degli interventi: ABSTRACT.
Links utili
- Testo a cura di G. Succi del Polo UBO [1])