REICAT

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RIASSUNTO DEGLI INTERVENTI PIU’ SIGNIFICATIVI DI REICAT (dopo circolare applicativa SBN)

REICAT: APPLICAZIONE IN SBN - Documento di lavoro per i catalogatori del polo modenese

0.4.3.6 Rinvii e richiami

In REICAT oltre ai rinvii (vedi) si utilizzano anche i richiami che sono rinvii reciproci (vedi anche). Si ricorda che attualmente i richiami non sono gestiti dal software di SBN.

0.5.3 Traslitterazione o trascrizione da altre scritture

Informazioni che devono essere riportate o fornite in lingue che utilizzano sistemi di scrittura diversi dall’alfabeto latino si danno, per quanto possibile, sia nella scrittura originale sia in forma traslitterata o trascritta in alfabeto latino.

Seguire le indicazioni fornite dall’appendice F). In SBN si utilizza solo la forma traslitterata.

0.6. Abbreviazioni

L’uso di abbreviazioni per facilitare la ricerca e la comprensione da parte di utenti che non hanno una conoscenza approfondita della lingua o familiarità con prassi catalografiche o bibliografiche è limitato a un piccolo numero di casi previsti in appendice A.

In SBN si utilizza solo la tabella di Appendice A. Le altre parole si lasciano intere:

*Regole italiane di catalogazione : *REICAT / a cura della Commissione permanente per la revisione
delle regole italiane di  catalogazione. – Roma : ICCU, 2009. – XXXIX, 632 p. ; 23 cm. 
((In testa al frontespizio: Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche 
italiane e per le informazioni bibliografiche.

1.4.6. Pubblicazioni diffuse o commercializzate insieme

Le pubblicazioni diffuse o commercializzate insieme ma non legate da un titolo comune o che non risultano comunque parti di una pubblicazione unica si considerano pubblicazioni indipendenti, e non pubblicazioni in più unità o con allegati (anche quanto vi è impiegato questo termine o quelli di supplemento, inserto, etc.). In particolare, si trattano come pubblicazioni indipendenti e distinte:

a) quelle diffuse insieme in un contenitore o custodia, privo di indicazioni (“muto”) o recante un titolo, se le pubblicazioni contenute sono autonome e non riportano alcuna indicazione di far parte di un insieme (di solito perché diffuse anche singolarmente);

b) quelle diffuse in omaggio con un’altra pubblicazione o abbinate per la vendita, ma non destinate a essere conservate e utilizzate insieme. Sono comprese le pubblicazioni periodiche o seriali diffuse insieme ad altre, p. es. come supplementi o inserti, ma con un proprio titolo e una numerazione autonoma, anche se materialmente non separate.

Ciascuna pubblicazione distinta viene descritta autonomamente, segnalando in nota le circostanze di diffusione (par. 4.7.1.7 e 4.7.8 A, punto c).

Se il contenitore nel quale sono diffuse più pubblicazioni indipendenti reca un titolo si può redigere, se si preferisce, una descrizione d’insieme. Comunque il titolo del contenitore deve essere riportato nella descrizione delle pubblicazioni contenute e deve costituire un elemento di accesso (cap. 13).

Biblioteche in Piemonte
In area 7: Pubblicato anche in custodia (titolo: Biblioteche, musei, parchi in Piemonte)con: Musei in Piemonte; Parchi 
in Piemonte 
(pubblicazione diffusa da sola o anche in una custodia insieme ad altre due pubblicazioni indipendenti)
Curzio Malaparte : la rivolta del santo maledetto / a cura di Carmine Di Biase
In area 7: Pubblicato anche in custodia (titolo: Malaparte) con: Curzio Malaparte : il narratore, il politologo, 
il  cittadino di Prato e dell’Europa
(pubblicazione diffusa da sola o anche in una custodia insieme a un’altra affine)
Genio e materia : contributi per una definizione del mestiere d’arte / a cura di Paolo Colombo
In area 7: In custodia con: L’intelligenza della mano
(pubblicazioni autonome diffuse insieme in una custodia che reca su ciascun piatto uno dei titoli)
Gazzetta del Mincio e dei tre laghi di Mantova
In area 7: Pubblicato in: Gazzetta del Po
(periodico pubblicato all’interno di un altro)
TCR : Toscana Consiglio regionale
In area 7: Dal 2007 pubblicato in: Il Consiglio
(Periodico pubblicato prima autonomamente e poi come inserto di un altro)
Enciclopedia biografica universale
In area 7: Distributo con La repubblica e L’espresso
(pubblicazione commercializzata esclusivamente insieme a due periodici, da descrivere autonomamente)

1.5.2. Pubblicazioni seriali

1.5.2 A.

Per pubblicazione seriale (o seriale, o pubblicazione in serie) si intende una pubblicazione costituita da più unità pubblicate (o che ci si propone di pubblicare) in tempi successivi e indefinitamente, senza prevedere un completamento o conclusione predeterminati. Le unità di una pubblicazione seriale sono di norma dotate di una numerazione (o di una designazione cronologica o di identificativi analoghi) che le distingue e le ordina in sequenza.

Le pubblicazioni seriali comprendono i periodici in senso stretto e le altre pubblicazioni, senza periodicità o con contenuto unitario, che rientrano nella definizione precedente. Sono pubblicazioni seriali, p.es. i giornali quotidiani, le riviste, i periodici elettronici, gli atti di accademie e società scientifiche, gli annuari o repertori pubblicati periodicamente o anche con scadenze non predeterminate, le relazioni o rapporti annuali. Hanno di solito natura seriale, ma con particolarità proprie, anche le collezioni (part. 1.5.3).

Possono essere trattati come seriali gli atti dei congressi di un ente, i rapporti o documenti d’altro genere che, pur presentandosi individualmente come monografie, sono pubblicati in successione con un titolo in cui varia soltanto l’indicazione numerica o cronologica, e altre pubblicazioni monografiche (autonome e complete in una o più unità) che vengono edite con periodicità regolare (p.es. annuale) o comunque frequente in versioni aggiornate contraddistinte da un’indicazione numerica o cronologica, anche se associata al termine edizione o a termini affini.


1.7.3 Variazioni tra le unità successive di una pubblicazione seriale

1.7.3.1 A. Si considerano cambiamenti minori del titolo di una pubblicazione periodica o seriale, che non richiedono decrizioni bibliografiche distinte: […]

a) l’aggiunta, eliminazione o variazione di articoli, preposizioni, congiunzioni e segni di punteggiatura;

La lepisma
(titolo nel primo fascicolo, che si usa come base della descrizione: cfr. il par. 3.3.2)
Lepisma
(titolo adottato successivamente, da segnalare in nota)
Lo spirito parrocchiale di Sabbio Chiese
Lo spirito parrocchiale, Sabbio Chiese
De’ lavori accademici del R. Istituto d’incoraggiamento alle scienze naturali economiche e tecnologiche di Napoli nell’anno …
Lavori accademici del R. Istituto d’incoraggiamento alle scienze naturali economiche e tecnologiche di Napoli nell’anno …

b) le variazioni grammaticali (p.es: tra singolare e plurale);

Quaderno cecchettiano
Quaderni cecchettiani

c) le variazioni nella grafia, p.e. tra ortografie diverse di una stessa parola, tra parole staccate, unite o legate da un trattino (anche con variazioni morfologiche), tra un simbolo o segno speciale e l’espressione verbale corrispondente, o tra numeri o date espressi in lettere oppure in cifre arabe o romane;

Centralblatt fur Bibliothekswesen
Zentralblatt fur Bibliothekswesen
(la prima grafia è stata usata dall’inzio del periodico (1884) fino all’annata 1903, la seconda dall’annata 1904
alla  cessazione, con il 1990)
Archivio storico per le provincie parmensi
Archivio storico per le province parmensi
La Terra Santa
Terrasanta
Atti della Società lombarda di scienze medico-biologiche
Atti della Società lombarda di scienze mediche e biologiche
(variante del titolo usata per alcuni anni, con ritorno poi alla forma precedente)
Accademie e biblioteche d’Italia
Accademie & biblioteche d’Italia

d) la sostituzione di una sigla (o altra forma abbreviata) alla forma estesa, o viceversa, sia quando costituisce il titolo sia quando ne fa parte (p.es. indicando l’ente responsabile della pubblicazione), se la numerazione è continua;

Journal of the American Society for Information Science
JASIS: Journal of the American Society for Information Science
Journal of the American Society for Information Science : JASIS
(cambiamenti minori, con numerazione continua)
Bianco e nero
BN : Bianco e nero
B & N
Bianco & Nero
B/n : Bianco e nero

( cambiamenti minori, con numerazione continua)

La ricerca folklorica
Erreffe : La ricerca folklorica
(forma abbreviata che non si presenta con una singla; la numerazione continua)
Voce amica, S. Giacomo Ponte Mella
Voce amica, S. Giacomo Ponte M.

e) l’aggiunta, eliminazione o variazione di un collegamento grammaticale alla numerazione e di espressioni connesse che indicano la copertura;

Dati statistici per gli anni … / Ministero delle comunicazioni, Ispettorato generale ferrovie tramvie automobili
Dati statistici per l’anno … / Ministero delle comunicazioni, Ispettorato generale ferrovie tramvie automobili
Dati statistici per il biennio … / Ministero delle comunicazioni, Ispettorato generale ferrovie tramvie automobili
Annuario per l’anno scolastico … / R. Università degli studi di Sassari
Annuario per gli anni scolastici … / R. Università degli studi di Sassari
Annuario per l’anno accademico … / R. Università degli studi di Sassari
Annuario per gli anni accademici … / R. Università degli studi di Sassari

f) l’aggiunta, eliminazione o spostamento (ma non il cambiamento) di un termine descrittivo del tipo di pubblicazione, anche se costituisce la prima parola del titolo, purchè non vi sia un legame grammaticale e la numerazione sia continua.

Informazioni IBC
IBC informazioni
(si considera cambiamento minore; la numerazione continua come Nuova serie, anno 3, fasc. 1)

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT per quanto riguarda il corrente. Per quanto riguarda il preesistente si lasciano inalterati i reticoli per non danneggiare abbonamenti, fascicoli e spogli dei poli.

4.1.3.3. Titoli, qualifiche e altre informazioni che accompagnano un nome

Titoli (nobiliari, accademici, di cortesia, etc.) qualifiche, indicazioni di nazionalità o cittadinanza, di cariche rivestite o di appartenenza a ordini, accademie, società, etc. (anche in forma di sigle o abbreviazioni) e altre informazioni che accompagnano un nome in un’indicazione di responsabilità si riportano:

a) se precedono il nome o i nomi a cui si riferiscono, oppure

b) se sono necessari per motivi linguistici, oppure

c) se sono necessari perché risulti chiaro il ruolo svolto relativamente alla pubblicazione o all’opera che contiene, oppure

d) se si ritengono utili per identificare una persona.

Indicazioni prolisse o di scarsa utilità, anche nei casi indicati, si possono riportare con omissioni, che non si segnalano.

Si raccomanda di non eccedere nel riportare titoli accademici e qualifiche, ma di trascriverli solo nei casi in cui sia utile per identificare/disambiguare l’autore e comunque non intervenire sui titoli catturati.

4.1.3.8. Variazioni nelle indicazioni di responsabilità

4.1.3.8 B. Se tra le parti di una pubblicazione in più unità vi sono variazioni nelle indicazioni di responsabilità relative alla pubblicazione nel suo complesso si riporta la forma presente nella prima unità (o comunque in quella assunta come base della descrizione). La variazione si indica in nota.

Se una forma è comune alla maggior parte delle unità, ma non alla prima, si può riportarla al posto di quella della prima unità, segnalando la variazione in nota.

Per le pubblicazioni periodiche o seriali e le collezioni le variazioni in indicazioni di responsabilità relative a persone con il ruolo di direttori, curatori, etc., possono essere segnalate in nota in forma generica.

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT, ovvero non si utilizza la forma prevista dalla Guida: ; [poi] ….

Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

Vocabolario siciliano / a cura di Giorgio Piccitto 
In area 7: Vol. 2: fondato da Giorgio Piccitto ; a cura di Giovanni Tropea; dal vol. 3: fondato da 
Giorgio Piccitto ;  diretto da Giovanni Tropea 
Rivista di storia economica / diretta da Luigi Einaudi 
In area 7: Dal 1984: fondata da Luigi Einaudi 


4.1.4.2 C. Complementi paralleli del titolo (o con titoli paralleli)

Se non ci sono titoli paralleli ma soltanto complementi del titolo in più lingue o scritture si riportano nell’ordine in cui compaiono. Se si preferisce si può riportare soltanto quello nella lingua o scrittura del titolo o, se questo criterio non è applicabile, quello che compare con maggiore rilievo o per primo. La presenza di complementi del titolo non riportati si può segnalare in nota.

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

*Diladdarno : Firenze oltre il fiume = Florence beyond the river  


4.1.4.3. Indicazioni parallele di responsabilità (o con titoli o complementi paralleli)

4.1.4.3 A. Se nella fonte primaria compaiono titoli o complementi paralleli e indicazioni di responsabilità in più lingue o scritture ciascuna indicazione si riporta, se possibile, dopo il titolo o complemento cui si riferisce. Indicazioni parallele di responsabilità che non compaiono nella fonte primaria, o che compaiono con variazioni in altri punti della pubblicazione, si possono segnalare in nota.

Applicazione in SBN:

Indicazioni parallele di responsabilità (con titoli paralleli o con titoli e complementi del titolo paralleli) non si riportano nella registrazione bibliografica della pubblicazione, ma di seguito al titolo parallelo (titolo di natura P).

*Vësny / Vladimir Cvejbah
collegamento con titolo P: 
Le *primavere / Vladimir Zveibach  

4.1.4.3 C. Se non ci sono titoli (o complementi del titolo) paralleli ma soltanto indicazioni di responsabilità in più lingue o scritture si riportano nell’ordine in cui compaiono. Se si preferisce si può riportare soltanto quella nella lingua o scrittura del titolo o, se questo criterio non è applicabile, quella che compare con maggiore rilievo o per prima.

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

*Colloquium 1998, Torino : 27 settembre-1. ottobre / The International Association of Bibliophily = 
Association   internationale de bibliophilie 

4.3C.1. Numerazione

4.3C.1.8. Estremi della numerazione ignoti o incerti Se la descrizione è redatta senza disporre di un esemplare completo dell’intera pubblicazione (o almeno della prima unità o parte per una pubblicazione in corso) si ricorre a informazioni comunque disponibili, purché certe e complete. Non si usano parentesi quadre se non dove sono prescritte anche per la descrizione a partire da un esemplare completo. Informazioni non certe o non complete, invece, si riportano tra parentesi quadre, anche in forma incompleta e seguite quando è il caso da un punto interrogativo (p.es. per una pubblicazione cessata di cui non si sa con sicurezza quale sia l’ultimo fascicolo pubblicato). […] Si indicano in nota la fonte utilizzata (p.es. una bibliografia o una riproduzione) e la prima e/o l’ultima unità su cui la descrizione è basata.

Applicazione in SBN: Si applicano le REICAT e si specifica che è obbligatorio indicare in nota la fonte utilizzata quando si riportano informazioni desunte da fonti esterne alla pubblicazione.

Anno 1, n. 1 (11 dic. 1871)-[anno 6 (1884)]
In area 7: Non pubblicato: 1873-1880 
(periodico cessato nel corso del 1884, ma si ignora con quale numero)
Anno 1, n. 1 (12 feb. 1916)-[anno 10 (1925)?] 
(periodico cessato probabilmente nel corso del 1925) 

4.4.1.3. Variazioni del luogo di pubblicazione nelle pubblicazioni in più unità

Se il luogo di pubblicazione varia tra le parti di una pubblicazione in più unità si riporta quello indicato nella prima unità e si segnalano le variazioni in nota, in forma generica se sono numerose o se sono riportate nelle descrizioni delle singole unità (par. 4.7.4 B e 5.2.4). Per le variazioni che riguardano anche il nome dell’editore vedi il par. 4.4.2.4.

Firenze
In area 7: Luogo di pubblicazione dal vol. 3: Scandicci

oppure, se non si può specificare la decorrenza della variazione

In area 7: Il luogo di pubblicazione varia in: Scandicci
(pubblicazione in più volumi della casa editrice La nuova Italia, in cui varia l’indicazione del luogo)

Applicazione in SBN: […]

Per il punto 4.4.1.3 si applicano le REICAT, ovvero non si utilizza la forma prevista dalla Guida: ; [poi] … Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

4.4.2.4. Variazioni dell’editore nelle pubblicazioni in più unità

Se l’editore (o gli editori o altre figure) varia tra le parti di una pubblicazione in più unità si riporta l’indicazione che compare nella prima unità e si segnalano in nota le variazioni, in forma generica se sono numerose o se sono riportate nelle descrizioni delle singole unità. Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT, ovvero non si utilizza la forma prevista dalla Guida: ; [poi] …

Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

Milano : Editrice bibliografica 
In area 7: Dal vol. 4: Perugia : Guerra; dal vol. 6: Perugia : Volumnia 

oppure:

Milano : Editrice bibliografica 
In area 7: L’editore varia 

4.4.4. Data di pubblicazione

4.4.4.0. Definizione

[…] Si considerano date di pubblicazione quelle che compaiono senza altra specificazione, o in collegamento con la parola edizione o espressioni che la comprendono (p.es. Prima edizione gennaio 2007), e le date di copyright oppure di stampa o manifattura quando possono essere ritenute equivalenti a una data di pubblicazione. Non si considerano date di pubblicazione, invece, le date che compaiono in connessione con informazioni di tipo diverso (p.es. l’imprimatur o il deposito legale) o nel testo (p.es. in una dedica o prefazione).

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT.

Gli anni di copyright o di stampa si riportano senza la qualificazione (©, stampa). Se gli anni di copyright e stampa coincidono, l’anno viene riportato senza parentesi quadre. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

2009
(nella pubblicazione ©2009)

2008

(nella sottoscrizione finito di stampare nel maggio 2008)

4.4.4.3 Mancanza della data di pubblicazione

Se non compaiono date di pubblicazione o distribuzione né date di copyright o di stampa o manifattura che si possano considerare equivalenti alla data si indica tra parentesi quadre, se possibile, una data, certa o probabile, ricavata dalla pubblicazione stessa o da fonti esterne. Si segnala la fonte in nota quando è possibile specificarla e non è già riportata o implicita nella descrizione (par. 4.7.4 A, punto a). Se non è possibile indicare una data certa o probabile si indica una data approssimativa, un periodo o uno o più termini:

[1997]
(data certa, per il catalogo di una mostra realizzato e diffuso per l’occasione
[1515]
(data accertata da studi specifici, che si possono citare in nota)
[1913]
In area 7: Data desunta dal timbro a secco
(pubblicazione musicale in cui compare questa sola data, che risulta attendibile come data di pubblicazione)
[1772?]
In area 7: Data desunta dall’imprimatur
[1949?]
In area 7: Data desunta dalla prefazione

(datazione probabile, basata sulla data in calce alla prefazione)

[1781?]
In area 7: Data desunta dalla dedica


[1790?]
(la datazione è desunta dal titolo ed è quindi superfluo indicare la fonte)
[2002]
In area 7: Data desunta dal catalogo editoriale
(videoregistrazione su DVD che presenta solo una data di copyright 1969, riferita al film contenuto e 
da non riportare nell’area ma in nota, con le altre informazioni relative al film stesso)
[dopo il 1981]
(termine termporale per un compact disc musicale che riporta solo una data phonogram 1979, non applicabile
all’edizione su questo supporto, e non è databile in modo più preciso)
[dopo il 1969]
(indicazione desunta dal testo)
[195-?]
(indicazione del probabile decennio di pubblicazione)
[tra 1805 e 1815]
[1848 o 1849]
[1850 circa]


4.4.5.2. Data di stampa o manifattura

La data di stampa o manifattura si riporta, dopo le eventuali indicazioni del luogo e dello stampatore o responsabile della manifattura, se differisce da quella indicata come data di pubblicazione (escluse le ristampe inalterate, per le quali vedi il par. 4.4.4.5 B).

Quando la data non è preceduta dalle indicazioni del luogo e dello stampatore (o responsabile della manifattura) la si riporta accompagnata dal termine appropriato in italiano, sempre tra parentesi tonde (cfr. il par. 4.4.4.2, punto c). Per le pubblicazioni antiche non si aggiunge il termine stampa (par. 4.4.0.5 A).

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. In data di pubblicazione 1 verrà riportata la data di pubblicazione. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

Pisa : a spese dell’autore, 1976 (Pisa : Litografia di Cassio Tacchi, 1975) 
1998 (stampa 1997) 
(pubblicazione in cui compaiono una data di pubblicazione sul frontespizio e, sul verso, una data di copyright
coincidente e  una data di stampa non coincidente)  
1951 (stampa 1952) 
1976 (stampa 1978) 


4.5.1.6.F. Pagine, carte o colonne… parte di una sequenza più ampia

Se le pagine, carte o colonne sono numerate come parte di una sequenza più ampia si riportano i numeri della prima e dell'ultima pagina, carta o colonna, seguiti dal termine o abbreviazione appropriati.

105-119 p.     e non più     P. 105-119


4.5.1.12. Pubblicazioni costituite da materiali diversi (ex kit)

Pubblicazioni costituite da più unità di tipo diverso, di pari importanza o comunque da considerare sullo stesso piano, si descrivono elencandone le componenti tramite più designazioni unite al relativo numero di unità. Le componenti si elencano nell’ordine in cui sono presentate nella pubblicazione stessa, separandole con una virgola. Se la pubblicazione non le presenta in un determinato ordine si elencano secondo la loro importanza o, in caso di dubbio, secondo l’ordine alfabetico delle rispettive designazioni.

Ciascuna designazione specifica del materiale può essere seguita, tra parentesi tonde, da ulteriori precisazioni e dalla relativa estensione, che si omettono se le unità sono descritte anche individualmente. Eventuali altre informazioni, se le unità non sono descritte individualmente, si possono aggiungere in nota.

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione: La designazione Kit sarà utilizzata solo per il kit di laboratorio

1 volume, 1 videocassetta
(le altre informazioni sulle due unità sono riportate nelle relative descrizioni)
oppure, se le unità non sono descritte individualmente
1 volume (255 p.), 1 videocassetta (VHS) (60 min)
In area 7: Videocassetta: b/n con sequenze color., sonoro 
3 DVD-Video, 1 CD-ROM 

4.6.2. Complementi del titolo della collezione

4.6.2 A. I complementi del titolo della collezione si riportano secondo le indicazioni del par. 4.1.2. Se sono scarsamente significativi si possono omettere; se prolissi si possono abbreviare, segnalando l’omissione con i tre punti. Complementi che non compaiono nella stessa fonte da cui è desunto il titolo della collezione si trascurano o, quando è necessario riportarli, si racchiudono tra parentesi quadre. […]

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT per titoli scarsamente significativi e che necessitano di un elemento che li disambigui. Il pregresso si lascia inalterato a meno che non si abbia la possibilità di esaminare gran parte delle pubblicazioni che fanno parte della collezione e si intenda procedere ad una bonifica.

I *capolavori : collezione per ragazzi 
I *grandi scrittori stranieri : collana di traduzioni 
(il complemento precede il titolo) 


4.6.3. Indicazioni di responsabilità relative alla collezione

4.6.3 A. Le indicazioni di responsabilità relative alla collezione si riportano come indicato nel par. 4.1.3. Si possono omettere, però, se non sono necessarie per l’identificazione della collezione. Indicazioni di responsabilità che non compaiono nella stessa fonte da cui è desunto il titolo della collezione si trascurano o, quando è necessario riportarle, si racchiudono tra parentesi quadre…

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT: se necessario, per l’identificazione della collezione, si riporta anche l’autore personale responsabile. Il pregresso si lascia inalterato a meno che non si abbia la possibilità di esaminare gran parte delle pubblicazioni che fanno parte della collezione e si intenda procedere ad una bonifica.

*Arte moderna italiana / a cura di Giovanni Scheiwiller 
*Collana di studi e ricerche / Accademia ligure di scienze e lettere

Il legame con l’autore sarà di tipo 3.

5.2.0.3. Designazione delle unità o parti

5.2.0.3 A. […] Le designazioni di volume, numero, etc., si riportano in forma abbreviata (vol., n., etc.) nei casi previsti nell’Appendice A e quando compaiono abbreviate nella pubblicazione stessa. I numeri compresi nella designazione si registrano in cifre arabe (anche se si presentano in cifre romane o per esteso in lettere), seguite dal punto solo quando precedono l’espressione descrittiva. Lettere o altri segni distintivi si riportano come si presentano, ma asterischi o segni analoghi usati al posto di un numero ordinale si sostituiscono con la cifra araba corrispondente, tra parentesi quadre. Non si aggiungono designazioni di volume, numero, etc., che non compaiono nelle fonti prescritte.

Componenti subordinate della designazione (p.es. l’indicazione del volume e della parte in cui il volume è diviso) si separano con una virgola.

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. Nel campo “Posizione nella sequenza” debbono essere riportati i soli elementi necessari all’ordinamento (numeri o lettere senza altra specificazione)

Parte 1: 
(sul frontespizio: (Parte prima)) 
Posizione nella sequenza: 1

1. vol.: 
(sul frontespizio: Premier volume) 
Posizione nella sequenza: 1
Vol. 1, tomo 2: 
(sul frontespizio: Volume I - Tomo II) 
Posizione nella sequenza: 1.2
Lexikon des gesamten Buchwesens : LGB 2 / herausgegeben von Severin Corsten, Gunther Pflug und 
Friedrich Adolf Schmidt-Kunsemuller ; unter Mitwirkung von Bernhard Bischoff … [et al.]. – 2., 
vollig neu bearbeitete und erweiterte Auflage. – Stuttgart : Hiersemann, 1987-   . – volumi : ill. ; 27 cm. – 
Pubblicato a fascicoli. – ISBN 3-7772-8527-7. – ISBN 978-3-7772-8527-6
Band 1: A-Buch. – 1987. – XII, 639 p. – Pubblicato a fascioli dal 1985. – ISBN 3-7772-8721-0
Band 7: Schuhe bauen-Uzes. – 2007. – VII, 637 p. – Pubblicato a fascicoli dal 2004. – ISBN 978-3-7772-0716-2
Liieferung 57: V-Verlagssignet. – 2008. – 80 p. – ISBN 978-3-7772-0809-1
(con il fascicolo 57 inizia l’ottavo volume)
G recia belli Peloponnesiaci tempore / F.v. Stulpnagel del. ; C. Poppey sc. – Gothae : Justus Perthes, 
[186-?]. – 300 stadia[=29 mm] [circa 1:1 800 000]. – 1 carta : color: ; 21 x 26 cm. – A marginwe: 
Attica ; Forum,  Acropolis ; Athenae
(carta geografica appartenente a un atlante)

Si rispetta la presentazione del frontespizio, sia per la lingua che per la posizione.


9.0.3. Impiego del titolo uniforme

[…] L’impiego del titolo uniforme è obbligatorio per tutte le opere, sia per quelle che hanno l’intestazione principale a un autore sia per quelle che non la hanno.

La logica è quella di accorpare, sotto un unico accesso, le diverse pubblicazioni di una stessa opera.

Applicazione in SBN:

L’applicazione del titolo uniforme a tutte le registrazioni bibliografiche già presenti in Indice e a tutte quelle che da ora in poi verranno immesse richiederebbe un lavoro troppo oneroso. Si stabilisce per il momento quindi un’applicazione a partire dalle notizie M.


Traduzioni:

sarà sempre stabilito il collegamento tra la registrazione bibliografica e il titolo originale (titolo di natura A). Lo status del titolo A sarà espresso dal livello di catalogazione (MIN, MED, MAX, SUP).


Edizioni in lingua originale:

per le edizioni in lingua originale il titolo uniforme non è obbligatorio. Se ne raccomanda l’uso, però, per le opere pubblicate nella stessa lingua ma con titoli diversi.

Il coraggio di sfidare la mafia
t.u. Il coraggio di sfidare la mafia
< Faccia a faccia con la mafia  
(titolo usato nella prima edizione dell’opera di Gigi Moncalvo, sostituito dall’altro nella
 successiva edizione dello stesso anno)

Raccolte:

per le opere contenute all’interno di una raccolta verranno creati i titoli uniformi (cfr. 12.4.1)

L’unificazione delle due nature (A e B) attualmente attive in Indice potrà avvenire con la progressiva trasformazione dei titoli di natura B in titoli di natura A. Il significato delle due nature titolo di raggruppamento controllato e titolo di raggruppamento non controllato sarà espresso dallo status del titolo A da MIN a SUP con l’obiettivo di giungere ad un archivio controllato del titolo uniforme.

In sintesi, il titolo uniforme è obbligatorio nei seguenti casi:

  • traduzioni
  • opere musicali
  • testi sacri
  • raccolte (se contengono fino a tre opere). Se superiori a tre è facoltativo ma raccomandabile

Non si crea più il titolo di natura B ma si crea/utilizza il titolo di natura A con diversi livelli: SUP/MAX - controllato MED/MIN - non controllato


9.1.1 Titolo prevalentemente usato

9.1.1 A. Il titolo con cui un’opera è prevalentemente presentata nelle sue edizioni in lingua originale si adotta come titolo uniforme anche se non si tratta del titolo originale, di quello attribuito dall’autore o usato nella prima pubblicazione, o della forma più completa. Se però l’opera è generalmente nota con un titolo tradizionale o convenzionale, questo viene preferito (par. 9.1.2).

Si fa rinvio alle varianti non adottate e dai titoli italiani d’uso corrente, se il titolo uniforme è in un’altra lingua.

Il rinvio è obbligatorio per i titoli italiani di uso corrente se l’opera è tradotta e per il titolo presente nella pubblicazione se diverso dal titolo uniforme utilizzato.

Tit. A: Le avventure di Pinocchio Tit. D: Pinocchio

Tit. A: Il libro del Cortegiano Tit. D: Il Cortigiano Tit. D: Il Cortegiano Tit. D: Il libro del Cortigiano

Tit. A: The Pickwick papers

(titolo con cui è prevalentemente pubblicata l’opera di Dickens)

Tit. D: The Posthumous papers of the Pickwick club Tit. D: Il circolo di Pickwick Tit. D: Le avventure di Pickwick Tit. D: Documenti postumi del circolo Pickwick

Tit. A: The Cambridge economic history of Europe Tit. D: Storia economica Cambridge

Tit. D: Storia economica di Cambridge
Tit. A: Raiders of the lost ark
Tit. D: Indiana Jones and the raiders of the lost ark
(altro titolo con cui il film è stato pubblicato)

Tit. D: I predatori dell’arca perduta Tit. D: Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta

I titoli A sono titoli uniformi; i titoli D (con livello MIN/MED) vengono creati/utilizzati come varianti legati al rispettivo titolo uniforme A.

Attualmente non è possibile fare tali legami sui titoli A con livello MAX/SUP ma è in corso una modifica del software SBN in tal senso.

9.1.4. Parti di opere e opere che si riferiscono ad altre o che rientrano in cicli

9.1.4.1. Parti di opere

Le parti di un’opera pubblicate autonomamente hanno come titolo uniforme quello dell’opera complessiva, seguito da quello della parte (o dalla designazione o numerazione che la contraddistingue), nei seguenti casi:

a) se la parte non ha un titolo ed è identificata semplicemente da una numerazione o una designazione d’altro genere […];

b) se la parte ha un titolo generico;

c) se le parti, pur avendo un titolo idoneo a identificarle, sono prevalentemente pubblicate con il titolo comune;

d) se le parti o opere singole, pur avendo un titolo idoneo a identificarle, sono prevalentemente pubblicate insieme (in una o più unità, anche se descritte in registrazioni indipendenti);

e) nel caso dei testi sacri.

Il titolo della parte si fa precedere dalla relativa designazione numerica (o alfabetica), se esiste ed è comunemente usata. La designazione numerica, espressa di norma in cifre arabe, può essere preceduta, quando è opportuno per la chiarezza, da un termine che indica la parte, generalmente in italiano.

Si fa rinvio dal titolo della parte se non è generico.

Applicazione in SBN:

Trattandosi normalmente di opere pubblicate più volte sia complessivamente che per parti, l’applicazione della norma REICAT è particolarmente raccomandata.

Divina Commedia. Paradiso 
(non si dà una designazione numerica perché le cantiche non sono generalmente identificate con un numero)
< Paradiso 
Divina Commedia. Inferno. Canto 5 
La traviata. Atto 3. Preludio 
< La traviata. Preludio all’atto terzo 
La traviata. Parigi o cara
< La traviata. Atto 3. Parigi o cara 


9.3 Qualificazioni e altri elementi usati per distinguere titoli identici

Se due o più titoli uniformi (compresi i titoli di rinvio) risultassero identici pur riferendosi a opere diverse, in assenza di un’intestazione principale (cfr. il par. 9.0.6) o quando questa non sia sufficiente a distinguerli, si aggiungono una o più qualificazioni. Le qualificazioni si aggiungono ai titoli uniformi in posizione finale, tra parentesi uncinate. Più qualificazioni vengono separate da un punto e virgola (;) preceduto e seguito da uno spazio, dentro un’unica coppia di parentesi. In alcuni casi per distinguere titoli identici che si riferiscono a opere diverse si utilizza, invece, il complemento del titolo (par. 9.3.2).

9.3.1 Qualificazioni che indicano il tipo o genere di opera

Se due o più titoli uniformi (compresi quelli di rinvio) che si riferiscono ad opere diverse risultassero identici si aggiunge al titolo una qualificazione che indichi il tipo o genere di opera, se le opere con lo stesso titolo sono di tipi o generi diversi (p.es. un’opera letteraria e un’opera cinematografica, o una novella e un dramma), ed eventualmente la letteratura a cui l’opera appartiene, se il titolo è comune a più lingue o letterature (p.es. per i cosiddetti “classici anonimi”).

The lord of the rings. The return of the king <film> The lord of the rings. The return fo the king <gioco elettronico>

La dolce vita <film> La dolce vita <periodico>

The parent trap <1961> The parent trap <1998>

      (film con lo stesso titolo)

Codice di procedura penale <1931> Codice di procedura penale <1988>

12.3 Pubblicazioni che contengono più opere dello stesso autore

Per le pubblicazioni che contengono più opere o brani di opere di uno stesso autore (anche in collaborazione con altri, o di due o tre autori in collaborazione tra loro), con o senza un titolo d’insieme:

a) se le opere contenute sono due o tre si assegna un titolo uniforme appropriato per ciascuna opera.

Si assegnano ulteriori titoli uniformi per le opere che corrispondono a un’intera unità fisica separata della pubblicazione, anche se le unità non sono descritte individualmente. È facoltativa l’assegnazione di titoli uniformi per le singole opere contenute, se sono più di tre, e per quelle con carattere aggiuntivo (p.es. in appendice) non menzionate nella fonte primaria.

Applicazione in SBN:

Nel caso indicato al punto a) si assegnano i titoli uniformi.

L’autore viene collegato sia alla monografia che ai titoli uniformi.


*Tre commedie / Eduardo De Filippo 
(contiene Le bugie con le gambe lunghe, La grande magia, Bene mio e core mio) 
i.p. De Filippo, Edoardo
t.u. Le *bugie con le gambe lunghe 
i.p. De Filippo, Edoardo
t.u. La *grande magia 
i.p. De Filippo, Edoardo
t.u. *Bene mio e core mio 
i.p. De Filippo, Edoardo


12.4. Raccolte di più opere con un titolo d’insieme

12.4.1. Raccolte di opere preesistenti di autori diversi o anonime

[…]

Per le opere contenute all’interno della raccolta si possono assegnare ulteriori titoli uniformi, particolarmente se sono poco numerose o sono pubblicate anche autonomamente. Sono obbligatori i titoli uniformi per le opere che corrispondono a un’intera unità fisica separata della pubblicazione, anche se le unità non sono descritte individualmente (cap. 5), e per quelle indicate nella fonte primaria, se non sono più di tre.

Applicazione in SBN:

Per le opere contenute all’interno della raccolta si creerà il titolo uniforme se sono due o tre.

*Inezie : 3 pezzi di teatro americano 
i.s. Glaspell, Susan
i.s. St. Vincent Millay, Edna
i.s. Treadwell, Sophie 
t.u. *Trifles 
i.p. Glaspell, Susan
t.u. *Aria da capo
i.p. St. Vincent Millay, Edna
t.u. *Machinal 
i.p. Treadwell, Sophie

in tale casistica gli autori avranno una responsabilità di tipo 3.

L’assegnazione di titoli uniformi per le singole opere contenute, se sono più di tre, è facoltativa.

Questo è un punto nodale della circolare, in quanto REICAT prevedono un trattamento diverso rispetto a quanto previsto dalla guida SBN, in relazione a:

- raccolte (M1A6)

- opere in collaborazione con contributi distinti (M1C6)

- pubblicazioni senza titolo collettivo (M1A8)

Quanto previsto dalla guida SBN per la descrizione rimane invariato; cambiano i legami con le opere contenute: prima erano facoltativi e si usavano nature T o N, ora sono obbligatori per le pubblicazioni che contengono fino a 3 opere e facoltativi se ne contengono un numero maggiore. La natura da attribuire a questi titoli sarà sempre di tipo A, anche per i titoli italiani. Per ciascuno di questi titoli uniformi si farà anche il legame con l’autore (se presente); nel caso di opere tradotte si farà il legame con la forma variante di natura D al titolo presente sulla pubblicazione.

Esempio:

Le *tragedie di Shakespeare / a cura di Sergio Rossi. – Torino : Einaudi, 1999.-…. 
((Contiene: Amleto ; Re Lear ; Romeo e Giulietta.
Tit. A:	*Hamlet ---- Shakespeare, William
Tit. D:	*Amleto
Tit. D:	La *storia del povero Amleto
Tit. D:	L’*Amleto


15 INTESTAZIONI UNIFORMI PER LE PERSONE

15.1.2.2. Sovrani, papi e capi di gruppi religiosi

[…]

15.1.2.2 A. Per i sovrani si adotta come intestazione il nome con cui sono generalmente identificati, costituito di solito dal loro nome personale accompagnato dal numero ordinale relativo e dal titolo appropriato, che si dà possibilmente in italiano. […]

15.1.2.2 E. Per i papi e i capi di altri gruppi religiosi si adotta come intestazione il nome assunto con la carica, accompagnato dal numero ordinale relativo e dal titolo appropriato, che si dà possibilmente in italiano. I nomi dei papi e degli antipapi si registrano nella forma latina. Dai nomi usati prima di assumere la carica e dalle eventuali forme italiane si fa rinvio.

Applicazione in SBN:

In SBN i numeri ordinali che fanno parte del nome di una persona vengono trasformati in numeri arabi e riportati dopo il titolo appropriato nelle parentesi uncinate.

Umberto <re d’Italia ; 2.>
< Savoia, Umberto di <1904-1983> 
Pius <papa ; 2.> 
<Piccolomini, Enea Silvio
< Pio <papa ; 2.> 

15.2. Elementi del nome e loro ordine

Quando il nome di una persona è costituito da più elementi quello che meglio la identifica, secondo l’uso della persona stessa, dell’epoca e del paese a cui appartiene, assume la prima posizione. L’intestazione è in forma diretta se gli elementi del nome sono dati nell’ordine che hanno normalmente nell’uso linguistico. L’intestazione è in forma inversa se presenta in prima posizione un elemento che non è il primo nell’uso linguistico; in questo caso gli elementi che normalmente lo precedono vengono trasposti alla fine del nome, senza alterarne l’ordine, e sono preceduti da una virgola.

L’intestazione può avere come primo elemento:

[…]

c) un cognome o nome di famiglia, semplice o composto, generalmente seguito da un prenome e separato da questo con una virgola;

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. I santi seguono la regola generale, ovvero il cognome precede sempre il prenome. Le intestazioni andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA).

Bosco, Giovanni <santo>

16.1.4.2. Qualificazioni degli enti territoriali

16.1.4.2 A. Se l’intestazione per un ente territoriale è costituita dal nome geografico si aggiunge di norma una qualificazione, possibilmente in italiano, che precisa a quale ente ci si riferisce e in genere fa parte della sua denominazione ufficiale o completa. Non si aggiungono qualificazioni, però, alle espressioni che corrispondono agli Stati moderni e contemporanei e ai nomi delle città, quando stanno a indicare la relativa amministrazione comunale, municipalità, etc.

Applicazione in SBN: Si applicano le REICAT, ovvero saranno qualificate anche le regioni.

*Sicilia <Regione>
< *Regione *siciliana
< *Regione *Sicilia 

16.1.5.3. Circoscrizioni ecclesiastiche ed enti religiosi con competenza territoriale

Gli enti religiosi che hanno una giurisdizione territoriale (p.es. diocesi e parrocchie) si registrano direttamente sotto il loro nome, nella forma prevalentemente usata. Si trattano allo stesso modo gli organi ecclesiastici con competenza territoriale (p.es. conferenze episcopali e province ecclesiastiche). Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Le intestazioni che dovranno essere adeguate a REICAT riguardano essenzialmente le Diocesi e le Arcidiocesi (circa 1.200). Le intestazioni andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA)

*Ravenna-*Cervia <Arcidiocesi> 
(attualmente forma accettata)

si corregge in:

*Arcidiocesi di *Ravenna-*Cervia 
< *Ravenna-*Cervia <Arcidiocesi> 

16.1.5.5. Enti religiosi subordinati e organi di enti religiosi

16.1.5.5 A. Gli enti religiosi subordinati e gli organi di enti religiosi si registrano direttamente sotto il loro nome o come sottointestazione (preceduta dal nome della chiesa, istituto di vita consacrata e religiosa, circoscrizione territoriale, istituzione locale, etc.) secondo le norme generali (par. 16.1.3). […]

16.1.5.5 B. Le sacre congregazioni, i tribunali, i pontifici consigli, commissioni e comitati e gli altri uffici e organismi della Curia romana, le nunziature, internunziature e delegazioni apostoliche della Santa Sede si registrano come sottointestazione di Chiesa cattolica, analogamente agli organi degli enti territoriali (cfr. il par. 16.1.4.4). Si preferisce la forma breve del nome in italiano, se comunemente usata.

Applicazione in SBN:

Le due intestazioni Santa Sede e Chiesa cattolica previste dalle RICA (76.1, 80, 81), sono state unificate in Chiesa cattolica.

Si applicano le REICAT. Le intestazioni (circa 300) andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA).

*Santa *sede : *Congregazione per il *culto *divino 

si corregge in:

*Chiesa *cattolica : *Congregazione per il *culto *divino
< *Congregazione per il *culto *divino 
< *Congregatio pro *cultu *divino 
< *Santa *sede : *Congregazione per il *culto *divino 

16.2.5. Indicazione della sede o dell’ambito territoriale

Se il nome dell’ente comprende l’indicazione del luogo in cui ha sede (o dell’ambito territoriale di riferimento) lo si registra come si presenta.

Se l’indicazione del luogo accompagna il nome ma non ne è parte integrante si omette o, se è necessaria per distinguere enti omonimi o per altre ragioni, si riporta come qualificazione (par. 16.3.2).

Applicazione in SBN:

Si applicano le REICAT. Le intestazioni andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA).

*Archivio di *Stato <Firenze> 

si corregge in:

*Archivio di *Stato di *Firenze 
< *Archivio di *Stato <Firenze> 
*Biblioteca *comunale <Milano> 

si corregge in:

*Biblioteca *comunale di *Milano 
< *Biblioteca *civica di *Milano 
< *Biblioteca *comunale *Palazzo *Sormani 
< *Biblioteca *comunale <Milano> 
*Banco di *Roma
*Biblioteca *Città di *Arezzo
<*Biblioteca della *Città di *Arezzo
<*Biblioteca *comunale <Arezzo>
<*Istituzone *Biblioteca *Città di *Arezzo>
*Biblioteca *comunale di *Milano
<*Biblioteca *civica di *Milano
(denominazione precedente)
<*Biblioteca *comunale *Palazzo *Sormani
*Cambridge *Bibliographical *Society
*Cerchio *Firenze 77
*Club di *Firenze
(il gruppo che ha assunto questa denominazione non è una sezione locale di un’organizzazione più ampia)
*CGIL *Toscana
*Comitato di *liberazione *nazionale per la *Liguria
*Federazione *regionale fra le *associazioni *industriali della *Toscana
*Italia. *Soprintendenza *archivistica per l’*Umbria
<*Soprintendenza *archivistica per l’*Umbria>
*Italia. *Soprintendenza per i beni *ambientali *architettonici artidstici e storici per le province di Sassari e Nuovo
<*Soprintendenza per i *beni ambientali *architettonici e *artistici e storici per le province di Sassari e Nuovo
*Monte dei *paschi di *Siena
*Università degli *studi di *Modena e *Reggio Emilia
*Università degli *studi *Roma *Tre
(forma adottata dall’ente)
*Oxford *University *Press
*Gabinetto *scientifico *letterario *G.P.Viesseux
(il nome dell’ente è accompagnato occasionalmente dall’indicazione della sede, Firenze)
<*Gabinetto *G.*P.*Viesseux
<*Gabinetto *Viesseux <Firenze>

Non si fa bonifica.

Quando si devono usare intestazioni che cambiano secondo REICAT occorre fare molta attenzione in fase di ricerca (usare la ricerca per parole in Polo e in Indice) e nei casi: 1. se esiste solo la forma RICA utilizzare quella (provvederà la struttura di Indice a bonificare);

2. se esistono forme RICA e REICAT scegliere la forma REICAT, anche se presente solo in Indice;

3. se bisogna creare l’autore va usata la forma REICAT.

Prestare particolare attenzione a: Diocesi, Regioni, Congregazioni religiose, Archivi, Biblioteche, Santi e Chiesa Cattolica.

Il presente documento è stato redatto a cura della Commissione tecnico-bibliotecaria del polo modenese per le parti in corsivo. Le restanti parti sono estratte dalle REICAT e dalla Circolare per l’applicazione delle REICAT in SBN di ICCU.

Circolare per l’applicazione delle Reicat in SBN http://www.iccu.sbn.it/




APPENDICE A

Abbreviazioni e simboli L’uso delle abbreviazioni elencate e limitato alle aree della descrizione o agli elementi specificati e in alcuni casi a ulteriori condizioni (cfr. il par. 2.6.2). Per quanto riguarda l’area delle note (area 7) si intende che ogni abbreviazione utilizzabile in un’altra area puo essere utilizzata anche per un’informazione dello stesso tipo riportata in nota. P.es., l’abbreviazione ed. puo essere utilizzata per la parola edizione nell’area 2 e di conseguenza anche nell’area 7 per una nota come Riproduzione della 2a ed. aumentata...; invece non puo essere utilizzata per la nota Dal 1986: Alessandria : Edizioni dell’Orso, non essendo prevista nell’area 4 per il nome dell’editore. Nell’area 3 si abbreviano inoltre i nomi dei mesi in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, nella forma indicata nel prospetto. Si consiglia di non abbreviare altre espressioni (p.es. primavera o trimestre). Per le unita di misura si adottano i simboli standard (non seguiti dal punto). L’elenco comprende solo quelli d’uso piu frequente nella descrizione bibliografica. Abbreviazioni e simboli indicati valgono sempre sia per il singolare che per il plurale e, quando e il caso, sia per il maschile che per il femminile.


b/n bianco e nero (nell’area 5)

color. colorato, colore (nell’area 5)

diam. diametro (nell’area 5)

ed. edizione, edition, edicion1 (nell’area 2)

ed. edition1 (nell’area 2)

et al. et alii (nelle aree 1, 2 e 6)

etc. etcetera (nell’area 4)

fasc. fascicolo2 (nell’area 3 e quando precede una numerazione o segnatura)

fl. floruit (nelle qualificazioni)

form. forma di (formato apparente) (nell’area 5)

i.e. id est (in qualsiasi area o elemento)

ill. illustrato, illustrazione (nell’area 5)

lac. lacunoso, lacuna (nella consistenza delle pubblicazioni periodiche o seriali)

n. numero, number, etc. (nell’area 3 e nei titoli uniformi per le opere musicali)

op. opera, opus (nei titoli uniformi per le opere musicali)

p. pagina (nell’area 5)

r recto (nell’area 7, nella citazione di una carta3)

rpm rotazioni per minuto (nell’area 5)

s.l. sine loco (nell’area 4)

s.n. sine nomine (nell’area 4)

sec. secolo (nelle qualificazioni)

tav. tavola (nell’area 5)

v verso (nell’area 7, nella citazione di una carta)

vol. volume4 (nell’area 3 e nella citazione di particolari volumi)