REICAT

Da sia.
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RIASSUNTO DEGLI INTERVENTI PIU’ SIGNIFICATIVI DI REICAT (dopo circolare applicativa SBN)

REICAT 0.6 (0.7 nella bozza)

L’uso di abbreviazioni, per facilitare la ricerca e la comprensione da parte di utenti che non hanno una conoscenza approfondita della lingua o familiarità con le prassi catalografiche o bibliografiche, e limitato a un piccolo numero di casi, elencati nell’Appendice A.

SI USANO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE LE ABBREVIAZIONI DELL’APPENDICE A.

1.7.1.2. Ristampe inalterate o con variazioni minori

Le ristampe (o nuove impressioni, o tirature) di una stessa edizione non sono, di norma, oggetto di una descrizione bibliografica distinta, anche se indicate con il termine edizione (cfr. il par. 4.2), quando sono inalterate oppure presentano piccole differenze nel contenuto (p.es. la correzione di refusi) o nella veste (p.es. una copertina differente) che non sono dichiarate e non incidono sugli elementi della descrizione (data esclusa). Sono pero oggetto di una descrizione distinta (par. 1.7.1.4) se: a) contengono variazioni nel contenuto (p.es. contributi aggiuntivi o correzioni), indicate nella fonte d’informazione primaria o in fonti complementari (cfr. il cap. 3), o evidenti dall’esame della pubblicazione (p.es. una premessa o prefazione alla ristampa), oppure

b) presentano variazioni nei principali elementi d’identificazione o nell’estensione (p.es. nella paginazione), oppure

c) non vi sono elementi sufficienti o sicuri riguardo alla corrispondenza con la prima pubblicazione (ossia al fatto che si tratti di una ristampa inalterata) o agli elementi d’identificazione di questa (p.es. la sua data di edizione).

Prismi : saggi sulla critica della cultura / Theodor W. Adorno. – Torino : Einaudi, 1972 (nella pagina contro il frontespizio: Seconda edizione; nel colophon: Ristampa identica alla precedente dell’8 luglio 1972) Nelle informazioni relative all’esemplare: 2ª ed. (ristampa), 1972

Il pendolo di Foucault / Umberto Eco. – Milano : Bompiani, 1988 (sul verso del frontespizio: I edizione Bompiani ottobre 1988, II edizione Bompiani ottobre 1988) Nelle informazioni relative all’esemplare: 2ª ed., 1988

La lingua italiana per stranieri . . . – 4ª ed. – Perugia : Guerra, 1985 (sul verso del frontespizio compaiono il numero della ristampa, non accompagnato da alcuna espressione ma riconoscibile come tale, e l’anno relativo) Nelle informazioni relative all’esemplare: 5ª ristampa, 2004

ma

Eliduc / Maria di Francia ; riveduto nel testo, con versione a fronte, introduzione e commento a cura di Ezio Levi. – Nuova tiratura. – Firenze : Sansoni, 1949 (ristampa presumibilmente inalterata della prima edizione del 1924, di cui non compare però alcuna indicazione nella pubblicazione stessa)


PERIODICI

1.7.3. Variazioni tra le unità successive di una pubblicazione seriale Le pubblicazioni periodiche e seriali o ad aggiornamento integrato sono oggetto di un’unica descrizione bibliografica in caso di variazioni o cambiamenti minori negli elementi ’identificazione che compaiono nelle singole unita o parti (par. 1.7.3.1). Sono invece oggetto di descrizioni distinte in caso di cambiamento del titolo o, se il titolo e costituito da un’espressione generica, in caso di cambiamento dell’ente responsabile, e in caso di cambiamenti significativi nell’indicazione di edizione o nel tipo di materiale (par. 1.7.3.2). Si redige una nuova descrizione anche se, a seguito di un cambiamento del titolo (o negli altri casi elencati), la pubblicazione riprende un titolo usato in precedenza.


NUMERI (2.5.4)

Nonostante Reicat raccomandi l’uso dei numeri così come si presentano, in SBN si continuano ad utilizzare i numeri in forma normalizzata (in arabo).


4.1.3.8. Variazioni nelle indicazioni di responsabilità

4.1.3.8 B. Se tra le parti di una pubblicazione in piu unita vi sono variazioni nelle indicazioni di responsabilita relative alla pubblicazione nel suo complesso si riporta la forma presente nella prima unita. Non si scrive più [poi]… ma la variazione si indica in nota con una frase del tipo: dal vol 2…

4.1.4. Titoli paralleli e altri elementi paralleli

I titoli paralleli non si riportano nella registrazione bibliografica per tutte le tipologie di materiale, ma continuano ad essere oggetto di legami P.

4.1.4.2. Complementi paralleli del titolo (o con titoli paralleli)

I complementi di titolo parallelo che accompagnano un titolo parallelo nella stessa lingua non si riportano nella registrazione bibliografica della pubblicazione, ma di seguito al titolo parallelo (titolo di natura P).

MA

Se manca il titolo parallelo e compaiono soltanto complementi del titolo in più lingue o scritture si riportano nell’ordine in cui compaiono

Esempio:

*Diladdarno : Firenze oltre il fiume = Florence beyond the river

La stessa regola vale per le Indicazioni parallele di responsabilità, ossia non si riportano nella registrazione bibliografica della pubblicazione, ma di seguito al titolo parallelo (titolo di natura P). Ma se non ci sono titoli (o complementi del titolo) paralleli ma soltanto indicazioni di responsabilità in più lingue o scritture si riportano nell’ordine in cui compaiono.


4.4.4. Data di pubblicazione

Gli anni di copyright o di stampa si riportano senza la qualificazione (©, stampa). Se gli anni di copyright e stampa coincidono, l’anno viene riportato senza parentesi quadre. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione.

2009 (nella pubblicazione ©2009)

2008 (nella sottoscrizione finito di stampare nel maggio 2008)

4.4.5.2. Data di stampa o manifattura

La data di stampa o manifattura si riporta, dopo le eventuali indicazioni del luogo e dello stampatore o responsabile della manifattura, se differisce da quella indicata come data di pubblicazione Quando la data non è preceduta dalle indicazioni del luogo e dello stampatore (o responsabile della manifattura) la si riporta accompagnata dal termine appropriato in italiano (stampa).

Pisa : a spese dell’autore, 1976 (Pisa : Litografia di Cassio Tacchi, 1975) 
1998 (stampa 1997) (pubblicazione in cui compaiono una data di pubblicazione sul frontespizio e, sul verso, una data di copyright coincidente e una data di stampa non coincidente) 
1951 (stampa 1952) 
1976 (stampa 1978)

NB: Quando la differenza tra la data di copyright e la data di stampa è = o < di 2 anni si riporta la data più recente senza qualificarla

Es:

,1993
Data di copyright 1990; data di stampa 1993 ovvero la differenza tra le due date è di tre anni quindi si riporta la più recente senza qualificarla.


5.2.0.3 Designazione delle unità o parti

Le designazioni di volume, numero, etc., si riportano in forma abbreviata (vol., n., etc.) nei casi previsti nell’Appendice A e quando appaiono abbreviate nella pubblicazione stessa. I numeri compresi nella designazione si registrano in cifre arabe (anche se si presentano in cifre romane o per esteso in lettere), seguite dal punto solo quando precedono l’espressione descrittiva.

Parte 1:
(sul frontespizio (Parte prima))
1 vol.:
(sul frontespizio: Premier volume)
Vol. 1, tomo 2:
(sul frontespizio Volume I – Tomo II)


9. TITOLO UNIFORME

NB: IL TITOLO UNIFORME HA NATURA A. LE NATURE B NON SI CREERANNO PIU’

E’ stabilito per il momento un’applicazione per i titoli uniformi (titoli A) a partire dalle notizie M, nei seguenti casi:

OBBLIGATORIO

1) Traduzioni:

sarà sempre stabilito il collegamento tra la registrazione bibliografica e il titolo originale (titolo di natura A). Lo status del titolo A sarà espresso dal livello di catalogazione (MIN, MED, MAX, SUP). EDIZIONI IN LINGUA ORIGINALE: per le edizioni in lingua originale il titolo uniforme non è obbligatorio. Se ne raccomanda l’uso, però, per le opere pubblicate nella stessa lingua ma con titoli diversi.

2) Opere musicali

3) Testi sacri (come prima)

4) Raccolte: pubblicazioni che contengono fino a 3 opere dello stesso autore o di più autori (senza il passaggio per i titoli T). Cioè nel caso di:

Gli *acarnesi ; Le nuvole ; Le vespe / Aristofane

Dove, secondo la Guida SBN (p. 158) la notizia di natura M deve essere collegata alle notizie di natura T relative a ciascun titolo:

Gli *acarnesi / Aristofane
Le *nuvole / Aristofane
Le *vespe / Aristofane

Adesso diventa:

Gli *acarnesi ; Le nuvole ; Le vespe / Aristofane

Notizia di natura M collegata alle notizie di natura A relative a ciascun titolo:

*Acarnes (legato all’autore principale e alla variante del titolo in italiano)
*Nephelai (legato all’autore principale e alla variante del titolo in italiano)
*Sphekes (legato all’autore principale e alla variante del titolo in italiano)


RACCOMANDATO

Opere in lingua originale che cambiano titolo o che si presentano nelle varie edizioni con titoli diversi

FACOLTATIVO

Pubblicazioni che contengono più di 3 opere dello stesso autore o di autori diversi (senza il passaggio per il titolo T)


PARTE III - RESPONSABILITA’

15.2. Elementi del nome e loro ordine

SANTI I santi seguono la regola generale, ovvero il cognome precede sempre il prenome. Le intestazioni andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA).

Bosco, Giovanni <santo>

16.1.4.2. Qualificazioni degli enti territoriali

D’ora in poi si qualificano anche le regioni:

*Sicilia <Regione>
< *Regione *siciliana
< *Regione *Sicilia

16.1.5.3. Circoscrizioni ecclesiastiche ed enti religiosi con competenza territoriale

Gli enti religiosi che hanno una giurisdizione territoriale (p.es. diocesi e parrocchie) si registrano direttamente sotto il loro nome, nella forma prevalentemente usata. Si trattano allo stesso modo gli organi ecclesiastici con competenza territoriale (p.es. conferenze episcopali e province ecclesiastiche).

*Ravenna-*Cervia <Arcidiocesi>
(attualmente forma accettata 
si corregge in: 
*Arcidiocesi di *Ravenna-*Cervia < *Ravenna-*Cervia <Arcidiocesi>

16.1.5.5. Enti religiosi subordinati e organi di enti religiosi

APPLICAZIONE IN SBN: Le due intestazioni Santa Sede e Chiesa cattolica previste dalle RICA (76.1, 80, 81), sono state unificate in Chiesa cattolica. Si applicano le REICAT. Le intestazioni (circa 300) andranno corrette quando vengono riutilizzate, creando sempre un rinvio per la forma attualmente presente (forma prevista da RICA).

*Santa *sede : *Congregazione per il *culto *divino 
si corregge in: 
*Chiesa *cattolica : *Congregazione per il *culto *divino
< *Congregazione per il *culto *divino 
< *Congregatio pro *cultu *divino < *Santa *sede : *Congregazione per il *culto *divino

16.2.5. Indicazione della sede o dell’ambito territoriale

Se il nome dell’ente comprende l’indicazione del luogo in cui ha sede (o dell’ambito territoriale di riferimento) lo si registra come si presenta. Se l’indicazione del luogo accompagna il nome ma non ne è parte integrante si omette

*Archivio di *Stato <Firenze> 
si corregge in: 
*Archivio di *Stato di *Firenze < *Archivio di *Stato <Firenze> 
*Biblioteca *comunale <Milano> 
si corregge in: 
*Biblioteca *comunale di *Milano
< *Biblioteca *civica di *Milano
< *Biblioteca *comunale *Palazzo *Sormani 
< *Biblioteca *comunale <Milano>

17.3.2. Collezioni

Il titolo uniforme per le collane non va creato



APPENDICE A

Abbreviazioni e simboli L’uso delle abbreviazioni elencate e limitato alle aree della descrizione o agli elementi specificati e in alcuni casi a ulteriori condizioni (cfr. il par. 2.6.2). Per quanto riguarda l’area delle note (area 7) si intende che ogni abbreviazione utilizzabile in un’altra area puo essere utilizzata anche per un’informazione dello stesso tipo riportata in nota. P.es., l’abbreviazione ed. puo essere utilizzata per la parola edizione nell’area 2 e di conseguenza anche nell’area 7 per una nota come Riproduzione della 2a ed. aumentata...; invece non puo essere utilizzata per la nota Dal 1986: Alessandria : Edizioni dell’Orso, non essendo prevista nell’area 4 per il nome dell’editore. Nell’area 3 si abbreviano inoltre i nomi dei mesi in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, nella forma indicata nel prospetto. Si consiglia di non abbreviare altre espressioni (p.es. primavera o trimestre). Per le unita di misura si adottano i simboli standard (non seguiti dal punto). L’elenco comprende solo quelli d’uso piu frequente nella descrizione bibliografica. Abbreviazioni e simboli indicati valgono sempre sia per il singolare che per il plurale e, quando e il caso, sia per il maschile che per il femminile.


b/n bianco e nero (nell’area 5)

color. colorato, colore (nell’area 5)

diam. diametro (nell’area 5)

ed. edizione, edition, edicion1 (nell’area 2)

ed. edition1 (nell’area 2)

et al. et alii (nelle aree 1, 2 e 6)

etc. etcetera (nell’area 4)

fasc. fascicolo2 (nell’area 3 e quando precede una numerazione o segnatura)

fl. floruit (nelle qualificazioni)

form. forma di (formato apparente) (nell’area 5)

i.e. id est (in qualsiasi area o elemento)

ill. illustrato, illustrazione (nell’area 5)

lac. lacunoso, lacuna (nella consistenza delle pubblicazioni periodiche o seriali)

n. numero, number, etc. (nell’area 3 e nei titoli uniformi per le opere musicali)

op. opera, opus (nei titoli uniformi per le opere musicali)

p. pagina (nell’area 5)

r recto (nell’area 7, nella citazione di una carta3)

rpm rotazioni per minuto (nell’area 5)

s.l. sine loco (nell’area 4)

s.n. sine nomine (nell’area 4)

sec. secolo (nelle qualificazioni)

tav. tavola (nell’area 5)

v verso (nell’area 7, nella citazione di una carta)

vol. volume4 (nell’area 3 e nella citazione di particolari volumi)